venerdì 6 luglio 2012

Le indagini del Maresciallo Odasso in Val di Susa: primavera estate del 1950. Il cadavere mummificato.

Venerdì 14 Luglio 1950 LA NUOVA STAMPA Anno VI Num. 166
Cadavere mummificato scoperto in montagna 
 
Susa, 13 luglio. Una raccapricciante scoperta è stata fatta ieri da operai che lavoravano in località Pian Rocco, sui monti del comune di Bussoleno. Essi erano intenti ad effettuare uno scavo per l'installazione di una conduttura idraulica nel rifugio dell'UET in quella località, situata a circa 1400 metti sul livello del mare, quando uno degli operai urtava con il piccone un ostacolo e nel tirarlo si avvedeva che a una delle punte dell'attrezzo era rimasto attaccato un brandello di stoffa. Messo in sospetto da questo fatto, egli dava l'allarme e si procedeva quindi a scavare con precauzione. Sotto ai cauti colpi di piccone a poco a poco si rivelava la sagoma di un corpo umano e finalmente veniva alla luce il cadavere di un uomo ormai completamente mummificato, ricoperto dai brandelli di un abito grigioverde del tipo militare. Subito avvertiti, sul posto si portavano i carabinieri di Bussoleno che, al comando del maresciallo Odasso, iniziavano le indagini. Il sopralluogo del medico legale ha accertato che la morte, dovuta a ferita d’arma da fuoco, risale a cinque sei anni. Circa le cause che hanno determinato la morte di quell’ignoto individuo a tutta primasi avanzò l’ipotesi trattarsi di una tragedia collegata ad un episodi odi espatrio clandestino di emigranti, che appunti alcuni anni fa era molto attivo nella zona. Successivamente però pare che l’Autorità inquirente esaminando attentamente i brandelli dell’abito si sia messa su un’altra traccia e sia propensa a credere che il cadavere sia quello di un militare russo che , dopo avere disertato dall’esercito nazista, si era arruolato con i partigiani operanti in valle di Susa. Dopo poco tempo però forse perchè ritenuto colpevole di spionaggio il disertaore sarebbe stato ucciso e occultato dai suoi stessi compagni. La salma è stata trasportata oggi nella  camera mortuaria del cimitero di Bussoleno. Nel frattempo continuano le indagini per fare luce sull'oscuro fatto.

 





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