lunedì 9 luglio 2012

Liceo Galileo Ferraris Torino. 1965: il Professor Manghi


La notizia della morte del Prof. Manghi l'ho appresa da un breve annuncio su La Stampa del 19 novembre. Mi è spiaciuto molto perche' era una di quelle persone che negli anni avrei voluto rivedere e ritrovare nei gesti e nelle parole. L'avevo cercato sul web anni fa ma non ero approdato a nulla...
1964 circa, Liceo G Ferraris di Torino, era entrato in classe un uomo giovane con i capelli corti e lo sguardo penetrante. Abituati alle soporifere lezioni di italiano del professore titolare, assente per malattia, eravamo stati proiettati in un mondo nuovo, brillante e inaspettato, sulla scia del fiume di parole di questo nuovo insegnate. Ironia, sovvertimento dei ruoli, il tutto pero' controllato e finalizzato ad un progetto didattico originale. "A me gli occhi" diceva alzando le braccia in aria e aprendo e chiudendo le dita, lo sguardo fisso alla stranulata prima della classe che faticava a capire la portata dell'interrogazione. Un giorno arrivò in classe con un volumetto colorato, La strada di Swann, Mondadori, volume primo. Era l'inizio della mia conoscenza di Marcel Proust, che devo a lui. Finito l'anno scolastico, il professor Manghi e le sue fantasmagoriche lezioni si dissolsero nel nulla lasciando pero' un ricordo costante nel tempo. Son passati 45 anni e più anni e il circolo della memoria si chiude su questo breve annuncio del 19 novembre. Un po' di malinconia e tanta riconoscenza.
Torino, novembre 2009
Le scale

1965  II F


Il corridoio

Testimonianze da Facebook

Andrea Aghemo UN grande... col suo parlare sempre imitando i russi o al lunedì a leggere insieme le notizie del tuttosport sul toro!! E poi le partite a calcetto in classe con la pallina da tennis!
Io ho lavorato con Martino Manghi, il figlio per anni!! Incredibile, prima il padre prof e poi il figlio collega...

Andrea Aghemo Le notizie sono, purtroppo, che è stato colpito da demenza senile già da 3-4 anni, ed ora è ricoverato in un centro di ricovero... non riconosce quasi più nessun se non suo figlio ogni tanto. Ha perso quasi del tutto l'uso delle gambe.

Sandro Torasso Un inferno come il lunedì seguente lo storico derby del 3 a 2 del Toro sulla Juve !!
LUi entra come al solito con passo felpato e muto !
POi all'improvviso apre la valigetta e tira fuori una sciarpa granata e di lì in poi delirio puro !!!

Grande Manghi !!! Vecchio cuore granata!!!

Pellegrino Davide Il nonno. Oltte che il mio professore era un amico. Mi sono visto anche dopo gli anni della scuola con lui. Era una persona meravigliosa. Valorizzata da molti e derisa da quei pochi che non lo capivano, o forse invidiavano il suo modo di essere e di vivere. Un genio su molte. Nell orecchio ho ancora alcune sue espressioni indimenticabili. Un grande. Un uomo come lui doveva vivere altri duemila anni... Mi manca molto.
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