domenica 8 giugno 2014

Escursioni su sentieri facili. Da Tavernette a San Gervasio (Torino)

L'inizio del sentiero è posto sulla destra di Strada Tavernette poco prima del cartello che indica sulla destra il Centro del paese. Punti di riferimento una cetralina grigia dell'ENEL ed una edicola votiva a ridosso del muto in mattoni di una vecchia cascina. Un microscopico cartellino indica  ---> San Gervasio.

Tutto il percorso è marcato con tacche di vernice GIALLO-BLU a volte molto sbiadite o sporadiche. Il sentiero si apre verso nord con ampi tratti a coltura, per lo più vigneti ed alberi da frutto, prima di diventare un tratturo incavato nella vegetazione che nelle giornate estive offre un piacevole riparo dai raggi del sole. In poco meno di un'ora, attraversando un ampio vallone incolto, si giunge senza difficoltà all'entrata del monastero di San Valeriano. Qui una comunità di monaci segue la regola benedettina scandendo le ore della giornata secondo precisi riti (ufficio delle Letture e delle Lodi mattutine, ora sesta, ora nona, Vespri e Compieta).

Entrando per una fugace visita, si imbocca un ampio viale molto ben curato al fondo del quale si scorge la chiesa, molto semplice, disadorna, posta su di un suggestivo balcone naturale che domina la piana. Ritornati sulla nostra strada si imbocca il sentiero sterrato lasciando la via asfltata che scende verso la provinciale. Lungo tutto il tragitto non si incontrano grandi pendenze, salvo piccoli tratti la via è agevole e ben tenuta. Dopo un a mezzora di cammino si giunge, alla fine di un ampio vallone, alle case poste alla periferia della borgata VILLAR ALTO. Qui il fondo è nuovamente asfaltato: si scende sino ad un incrocio al centro della borgata e voltando a sinistra (indicazioni visibili) ci si immette costeggiando la recinzione di una abitazione privata su uno stretto sentiero che scende a gardini fino a superare un ruscello su un ponticello in ferro. 


Ormai si è vicini alla meta, si risale dall’altro lato e dopo un tratto in piano si segue lo sterrato in salita per alcuni minuti sino a giungere al cimitero di SAN GERVASIO.

Il luogo è piacevolemente isolato. Il campanile, le cui origini risalgono al secolo IX, si innalza, modestino in altezza ma con la solidità dei secoli nelle sue pietre sconnesse, discosto dalla corpo della chiesa che è parte delle mura del cimitero.
Un affresco quattrocentesco adorna una delle sue pareti quello rivolto alla chiesa. Lo stato di conservazione è cattivo, la pulizia del luogo scadente (bottiglie di birra e bibite disseminate sotto la panca in pietra e una ddirittura sulla tettoia di tegole che protegge l'affresco: ma è ancora possibile scorgere il tratto fine del viso della madonna e i colori delle vesti degli angeli.

Il cimitero, oltre all'antico portale in legno chiuso da una serratura con chiave e catena, non presenta nessun angolo suggestivo. E' anzi abbastanza spoglio e trascurato: la parte antica, prospiciente la chiesa, presenta lapidi comuni, la parte moderna ha tre enormi tombe marmoree di pessimo gusto, poco in sintonia con l'atmosfera raccolta del luogo. Il ritorno avviene per la stessa strada dell'andata.

Inizio del sentiero da Tavernette.

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