venerdì 13 aprile 2012

Fabbriche scomparse: la Chiantelassa di corso Ferrucci 100


Nel 1955

L’edificio situato all’angolo tra via Pier Carlo Boggio e corso Ferrucci nacque nei primi anni del 900 e precisamente nel 1913 per opera dei Fratelli Borgo, costruttori di motociclette. L’azienda si era installata a ridosso dell’allora Strada di Circonvallazione che delimitava la cinta daziaria della città.


Nel 1926 la fabbrica fu rilevata dal Commendator Attilio Chiantelassa, classe 1887 nato a Buenos Aires ed emigrato  in Italia ad inizio anni 20. Il suo ruolo di imprenditore a capo di una florida azienda gli poneva l'obbligo di aderire, almeno formalmente, al Partito nazionale fascista come troviamo nei registri dell'Archio di Stato torinese.






                                                            Interno della fabbrica anni 60



La foto qui sopra è stata scattata nel 1955. A destra si vede il lato intonacato bianco del complesso condominiale dei numeri 92, 94 e 96 allora in costruzione. Il cancello in ferro era il vero e proprio passo carraio da cui entravano gli automezzi per il carico/scarico delle merci. Le maestranze entravano invece dal portone in legno sulla sinistra. Li, nell'androne, era situata la bollatrice: si trattava più che di un rilevatore di presenza, di un segnalatore con campanello. L'operaio che in uscita, abbassando la leva, faceva suonare l'allarme sonoro, era sottoposto da parte del custode ad una sommaria perquisizione. Il tutto era finalizzato alla prevenzione dei furti di materiale. 
Nel 1955 Chiantelassa, il "Commendatore", come era chiamato dai suoi operai, aveva acquisito dall’americana Gilbarco la licenza di produzione in esclusiva sul territorio italiano di pompe di benzina, attività che continuò fino a metà degli anni 70. La fabbrica comprendeva una fonderia, grandi locali adibiti all'assemblaggio delle varie parti dei distributori di benzina, alla verniciatura e allo stoccaggio oltre che alcuni uffici amministrativi posti al primo piano della palazzina sopra il passo carraio. Negli anni dopo il 1970 la produzione fu ridotta e venne decentrata in provincia a Cafasse sotto il marchio di ELMECA, più conosciuta per la sua concomitante produzione di motocicli da competizione, settore cui il figlio del Commendatore Attilio, Piero era molto interessato. Nel 1982 su La Stampa compare un articolo in cui si legge che si va verso una gestione completamente automatica delle pompe di benzina: leader nel campo sempre l'Elmeca. Intanto l’edificio di corso Ferrucci si avvia verso la fine. Ceduto negli anni '80 ad un'azienda di leasing, fu ristrutturato e risistemato negli spazi interni. Da ultimo, è storia recente, tutta la struttura venne demolita per far posto ad un condominio in stile “eclettico” che cancella la piccola elegante palazzina di inizio '800.

come sarà...

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