IVANHOE
Chi non ricorda, bambino negli anni 60 il faccione sorridente di Roger Moore che con questa serie di telefilm emerge dal nulla per intraprendere la sua brillante carriera.... La serie fu girata quasi interamente in bianco e nero a parte la puntata pilota. L'ambientazione era povera ma le avventure ben congeniate e ben recitate. Da queste storie ho ricavato l'immagine mitica di un medioevo in cui i cavalieri erano quasi sempre occupati a litigare e combattere, rivestiti da corazze simili quelle dei palombari ma soprattutto che il mondo si divideva tra buoni e cattivi e che la scelta di campo era obbligatoriamente a favore dei primi.
BONANZA
SUPERCAR
Il viso di Mike Mercury mentre parla in fase di decollo guardando la telecamera è il ricordo più nitido che ancora conservo della serie televisiva andata in onda nei primi anni 60. Scenografia molto ben curata anche se essenziale, i pupazzi muovevano la bocca (mandibola straordinariamente mobile...) in sincrono con il doppiaggio. Da ricordare anche le folte sopracciglia di Mike e il suo mento volitivo.