Ho chiamato così quegli hotel che nei miei viaggi mi hanno accolto per una notte sola, in giro per l’Europa, durante viaggi di trasferimento verso il luogo o paese di vacanza. Sono hotel situati nei pressi di una grande via di comunicazione, in genere un’autostrada facilmente e rapidamente raggiungibili quando la stanchezza della guida diventa fastidiosa. Non li ho, da tempo, mai scelti a caso, perché devono rispondere ad L uno requisiti di base: poco costosi, con colazione inclusa nel prezzo, un minimo accoglienti e non posti in grandi centri urbani. Tutte queste prerogative le puoi selezionare solo mettendoti pazientemente al computer e cercando in siti come Booking o Trivago quello che meglio risponde alle tue esigenze. Negli ultimi anni, cosÌ facendo, ho potuto usufruire di sistemazioni adeguate senza spendere grandi cifre. L’ultimo ONH della serie in ordine di tempo è stato un hotel frequentato da camionisti poco dopo Firenze posto a poco meno di metà strada tra Torino e Agropoli. Entrato in camera ho percepito l’odore dolciastro di disinfettante che in tempi di Covid viene usato un po’ ovunque sulle suppellettili per igienizzarle. La stanza presentava l’anonimato tipico di questo hotel. In questo caso comodini, luci, armadio mi riportavano ad una asettica rappresentazione degli anni ‘50. Nessun tentativo di abbellimento, tutto attentamente studiato per offrire il minimo confort al viaggiatore distratto che vuole solo mettersi a letto il più presto possibile per ripartire la mattina dopo all'alba. Lo squallore contenuto dell’ambiente comunque non disturba più che tanto in questi casi. Conta unicamente la pulizia, l’assenza di rumori esterni che disturbino l’addormentamento. Sono tollerati lontani rumori dì sciacquoni di altre stanze che in un certo senso danno un senso di sicurezza significando che al di là delle bianche pareti la vita continua, che persone assorte nei loro pensieri, fanno gli stessi gesti tuoi prima di scostare le lenzuola e giacere ad occhi aperti nel buio in attesa del sonno. Non sempre è stato tutto così tranquillo e riposante. Anni fa giunsi di notte alla periferia di Terragona sudato e stanco per i mille e passa chilometri fatti nell’illusorio proposito di giungere all’imbarco di Cadice per il Marocco in un trasferimento non stop. Con me mia moglie e mio figlio. Questa volte la scelta dell’hotel fu affidata al caso. Non esisteva possibilità di scelta vista la stagione un agosto caldissimo che spingeva ogni sorta di villeggianti ad affollare ogni più squallido tugurio. Questo lontano nel ricordo hotel era in via della periferia della località spagnola, dove enormi condomini, edifici di ogni tipo e condizione trasmettevano un idea immediata di soffocante disperazione che il bianco predominate delle mura non attenuava anzi. Tutto quel biancore mi riportò alla mente le lezioni di un estroso professore al liceo che con tono scanzonato sciorinava tutti i significati celati nei colori usati da Mallarmé nelle poesie. Il bianco in particolare ( il collo del cigno che si distende) stava a simboleggiare l’angoscia della sterilità creativa... Strani pensieri, certo solo fulminee associazioni mentre pagavo in anticipo la topaia del primo piano che ci avrebbe dato un illusorio riposo. Ma questa di Terragona fu un’eccezione legata all’inesperienza e alla improvvisazione. In quegli anni internet non era ancora disponibile e per reperire un hotel dovevi affidarti alle incerte indicazioni delle Guide Rosse Michelin che volavano alto e non aiutavano certo chi volesse spendere poco. Un buon ricordo è quello dell’hotel di Sofia scelto per spezzare il viaggio da Istanbul. O quello nei pressi di Linz in Austria situato in una stazione di servizio isolata nella campagna. Stanza grande, igiene perfetta, tutti i confort. Vienna ci aspettava il giorno seguente. Sempre nel viaggio a Istanbul conserva ancora adesso un piccolo fascino la tappa a Paracin nel cuore della Serbia, non lontano dalla capitale. Vi giungemmo a fine pomeriggio quando il sole allunga le ombre con un bel colore rosato e attenua le brutture operate dall’uomo. Paracin è un polo industriale. Di lontano, lasciata la superstrada che da Belgrado si dirige verso l’estremo sud del paese, lo Sky Line è costituito da ciminiere di complessi siderurgici e dalla forma inconfondibile a ziggurat del nostro hotel il Petrus. Peraltro la silhouette ricorda anche un vero e proprio carciofo alla romana.... La sistemazione incarnò i principi base di questo tipo di hotel che sto raccontando. Economicità (42 euro), interni spartani dove le pareti con cemento a vista (anche all’interno della stanza) trasmettono un idea di provvisorietà immanente, arredi ridotti all'essenziale. La colazione, la mattina seguente, fu talmente esigua e povera che ci indusse ad una partenza veloce senza elevare nessuna protesta ai distratti e imperturbabili impiegati della reception. Nonostante tutto l’hotel di Paracin non è relegato tra i peggiori alberghi che negli anni ebbi modo di frequentare.
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venerdì 14 agosto 2020
martedì 4 settembre 2018
Volete andare in Albania? Consigli solo pratici. Il resto lo trovate su qualsiasi Guida......
Una vacanza in Albania può essere concepita anche con il proprio mezzo di locomozione, unica avvertenza stipulare una assicurazione RCA in entrata dato che la nostra carta verde non copre il territorio albanese: costo 49 euro (estate 2018). Le formalità sono minime, si può chiedere al doganiere di confine. La registrazione alla frontiera in entrata e in uscita è a volte lunghetta. Abituati ormai alla scomparsa delle frontiere europee che i nostri politici attuali con le loro dissennate velleità autarchiche vorrebbero reintrodurre con l'uscita dall'Euro, ci sembrerà noiosa lungaggine tutto il battere dati sul computer e la scannerizzazione della carta di identità. L'assicurazione è comunque consigliabile tenuto conto di come si guida in Albania, tra biciclette che zigzaggano in ogni senso spesso contromano, pedoni che attraversano al di fuori di strisce pedonali, il tutto comunque con tranquillità senza strombettii di clacson o proteste. C'è da dire che in una settimana non ho mai visto un incidente neanche minimo. La benzina costa come il diesel in genere 174 lek ovvero circa 1,40 euro. Una cosa che salta all'occhio è il numero impressionante di distributori lungo le strade, impossibile restare a secco qui. Le strade. Sulla questione fondo stradale la qualità complessiva non è male, molte eccezioni inaspettate e imprevedibili sono rappresentate da statali con buche spaventose e banchine impercorribili con medie sui 20/30 km ora. Per esempio la statale che collega Berat ad Argirocastro prima di Fier è una di queste… Le distanze in Albania vanno calcolate usando costantemente Google Maps. Buona norma è a casa col Wifi scaricare le mappe dell'area che si potranno utilizzare offline comodamente. Scopriremo così spesso che 150 Km, qui, si percorrono in due ore e mezza se non di più….. Le superstrade sono comunque rare: anche su queste è bene guidare con prudenza perché non sarà raro vedere pedoni che con masserizie le percorrono ai lati o motociclisti (rigorosamente senza casco) in contromano, anche se ai bordi…. Come si legge sulle guide e sul web, a stupire è la gentilezza delle persone che si fanno in quattro per darvi una mano o un consiglio, disinteressato, in caso di bisogno. Pochissimi i questuanti per strada, moltissimi i rivenditori di piccole cose dagli alimentari, ai vestiti usati o alle piccole e povere cose.
Mangiare in Albania non è un problema: cucina a base di carne e spesso anche pesce, con influenza di vario genere dal greco al medio orientale. Cucina saporita proposta a prezzi per noi italiani molto conveniente. Vi capiterà spesso di cenare con meno di 20 euro in due. Viaggiare in Albania è rilassante anche perché ci si può concedere una pausa di relax (birra, cappuccino, un semplice espresso tra l'altro ottimo) con pochissima spesa tranquillamente seduti al bar. In Albania i bar, caffè, a volte strutturati in modo semplicissimo, sono numerosissimi e sempre hanno qualche avventore seduto. I negozietti di frutta e verdure sono molto economici, vale la pena di acquistare con poco delle ottime pesche, uva, pere sempre molto saporite.
Un'altra fonte di stupore, questa un po' meno positiva è l'alto tasso di randagismo canino nelle città e nelle campagne. Raramente in branchi, queste povere bestie (a volte non è raro trovarle morte ai lati delle strade, investiti da auto) si aggirano o riposano all'ombra sempre con una penosa aria di rassegnata consapevolezza. Non sono comunque pericolosi, mai. Quasi tutte le notti dalle camere d'albergo dove dormivo, il sonno era preceduto dall'abbaiare lontano di qualche cane, anche nella capitale
La mia prima impressione, entrando nel paese dal Nord non è stata entusiastica. Case senza intonaco, spesso ad un solo piano con i pilastri di cemento armato in bella vista, di progetti mai portati a termine. Spesso si incontrano in campagna come in città case in rovina con tetti crollati e muri pericolanti. Il concetto di sicurezza qui nel paese non è quello in vigore (talora persino eccesivo, va detto….) da noi. In aree museali storiche (castelli, cittadelle ecc) è facile vedere baratri non protetti e mura su precipizi privi di qualsiasi protezione. Il buon senso (virtù talora poco conosciuta nei cosiddetti paesi civili) qui è indispensabile. Passati i primi momenti, però poi ci si abitua gradualmente al diffuso degrado, alle macerie in bella vista, all'immondizia sparsa ovunque, alla polvere e ad altre cose non piacevoli per il turista. Nella capitale, a Tirana si vedono grandi sforzi per dare dignità al paesaggio. Il lavoro del sindaco socialista Edi Rama è stato negli anni notevole e la sua lotta alla corruzione, alla sfacciata inettitudine di molti suoi feroci oppositori politici è encomiabile.
Una delle cose che più mi hanno colpito lungo le strade è il numero impressionante (non decine ma centinaia) di cippi funerari che ricordano persone decedute in incidenti: tempietti, lapidi in marmo con o senza fiori, spesso di gusto pessimo, molte in curva o nei tratti montani dove l'assenza di validi parapetti rende un incidente quasi di sicuro mortale. Pare che la mancanza di una vera educazione stradale sia alla base di comportamenti scriteriati: la patente viene rilasciata, mi si diceva, con estrema facilità per di più da persone non competenti né abilitate.
Dormire costa poco, se si vogliono standard europei bisogna però preventivare una doppia a non meno di 60/70 euro. Per chi non ha grandi esigenze (personalmente per esempio non ho grandi pretese culinarie ma devo soggiornare in hotel sempre confortevoli e puliti) abbondano le sistemazioni super economiche a poche decine di euro a notte. Bookimg com è da anni il mio punto di riferimento nella scelta.
Mi sembra di avere detto tutto. Gli euro sono quasi sempre graditi ma conviene di certo prelevare dai diffusi ATM col Bancomat. I sistemi VISA e MASTERCARD sono presenti su tutto il territorio. Ricordate però che spesso non è possibile usare la carta di credito. In alcuni hotel una percentuale aggiuntiva al conto sui 3-4% viene addebitata per la copertura delle spese. Rassegniamoci, fino a che il sistema assurdo delle banche di far pagare l'uso della carta non sarà calmierato, è legittimo non rimetterci da parte dei commercianti.
La lingua. L'italiano è diffuso ma non come si legge sul web. L'inglese comunque toglie ogni problema.
Quindi buon viaggio. Non partite aspettandovi meraviglie ad ogni angolo. L'Albania è bella, non meravigliosa come si vuol, far credere! E' un paese che si sforza di crescere in modo onesto, con ancora molti problemi da risolvere, il tenore di vita non è dei migliori, si vive con una media di 250 euro pro capite e le spese quotidiane per i servizi non sono bassissime. Corruzione e malavita sono ancora un aspetto critico della società albanese...
Mangiare in Albania non è un problema: cucina a base di carne e spesso anche pesce, con influenza di vario genere dal greco al medio orientale. Cucina saporita proposta a prezzi per noi italiani molto conveniente. Vi capiterà spesso di cenare con meno di 20 euro in due. Viaggiare in Albania è rilassante anche perché ci si può concedere una pausa di relax (birra, cappuccino, un semplice espresso tra l'altro ottimo) con pochissima spesa tranquillamente seduti al bar. In Albania i bar, caffè, a volte strutturati in modo semplicissimo, sono numerosissimi e sempre hanno qualche avventore seduto. I negozietti di frutta e verdure sono molto economici, vale la pena di acquistare con poco delle ottime pesche, uva, pere sempre molto saporite.
Un'altra fonte di stupore, questa un po' meno positiva è l'alto tasso di randagismo canino nelle città e nelle campagne. Raramente in branchi, queste povere bestie (a volte non è raro trovarle morte ai lati delle strade, investiti da auto) si aggirano o riposano all'ombra sempre con una penosa aria di rassegnata consapevolezza. Non sono comunque pericolosi, mai. Quasi tutte le notti dalle camere d'albergo dove dormivo, il sonno era preceduto dall'abbaiare lontano di qualche cane, anche nella capitale
La mia prima impressione, entrando nel paese dal Nord non è stata entusiastica. Case senza intonaco, spesso ad un solo piano con i pilastri di cemento armato in bella vista, di progetti mai portati a termine. Spesso si incontrano in campagna come in città case in rovina con tetti crollati e muri pericolanti. Il concetto di sicurezza qui nel paese non è quello in vigore (talora persino eccesivo, va detto….) da noi. In aree museali storiche (castelli, cittadelle ecc) è facile vedere baratri non protetti e mura su precipizi privi di qualsiasi protezione. Il buon senso (virtù talora poco conosciuta nei cosiddetti paesi civili) qui è indispensabile. Passati i primi momenti, però poi ci si abitua gradualmente al diffuso degrado, alle macerie in bella vista, all'immondizia sparsa ovunque, alla polvere e ad altre cose non piacevoli per il turista. Nella capitale, a Tirana si vedono grandi sforzi per dare dignità al paesaggio. Il lavoro del sindaco socialista Edi Rama è stato negli anni notevole e la sua lotta alla corruzione, alla sfacciata inettitudine di molti suoi feroci oppositori politici è encomiabile.
Una delle cose che più mi hanno colpito lungo le strade è il numero impressionante (non decine ma centinaia) di cippi funerari che ricordano persone decedute in incidenti: tempietti, lapidi in marmo con o senza fiori, spesso di gusto pessimo, molte in curva o nei tratti montani dove l'assenza di validi parapetti rende un incidente quasi di sicuro mortale. Pare che la mancanza di una vera educazione stradale sia alla base di comportamenti scriteriati: la patente viene rilasciata, mi si diceva, con estrema facilità per di più da persone non competenti né abilitate.
Dormire costa poco, se si vogliono standard europei bisogna però preventivare una doppia a non meno di 60/70 euro. Per chi non ha grandi esigenze (personalmente per esempio non ho grandi pretese culinarie ma devo soggiornare in hotel sempre confortevoli e puliti) abbondano le sistemazioni super economiche a poche decine di euro a notte. Bookimg com è da anni il mio punto di riferimento nella scelta.
Mi sembra di avere detto tutto. Gli euro sono quasi sempre graditi ma conviene di certo prelevare dai diffusi ATM col Bancomat. I sistemi VISA e MASTERCARD sono presenti su tutto il territorio. Ricordate però che spesso non è possibile usare la carta di credito. In alcuni hotel una percentuale aggiuntiva al conto sui 3-4% viene addebitata per la copertura delle spese. Rassegniamoci, fino a che il sistema assurdo delle banche di far pagare l'uso della carta non sarà calmierato, è legittimo non rimetterci da parte dei commercianti.
La lingua. L'italiano è diffuso ma non come si legge sul web. L'inglese comunque toglie ogni problema.
Quindi buon viaggio. Non partite aspettandovi meraviglie ad ogni angolo. L'Albania è bella, non meravigliosa come si vuol, far credere! E' un paese che si sforza di crescere in modo onesto, con ancora molti problemi da risolvere, il tenore di vita non è dei migliori, si vive con una media di 250 euro pro capite e le spese quotidiane per i servizi non sono bassissime. Corruzione e malavita sono ancora un aspetto critico della società albanese...
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