lunedì 25 giugno 2012

Escursione al Vallon de Savine

 La gita è il completamento di quella tentata e non riuscita dell’anno precedente quando, arrivati sotto un cielo nuvoloso, alle Granges Savine, un ampio pianoro (raffigurato con le mucche qui sotto), fummo sorpresi da una pioggia battente e da folate di nebbia inquietante in discesa dall’imbocco del vallone. Allora riparammo nelle baite adibite a stalle che sorgono al margine della piana.


Questa volta il sole è pieno, lasciamo l’auto, come un anno fa, alla fine del pianoro del Piccolo Moncenisio dopo l'omonimo Rifugio, all'altezza della casa del margaro che fa anche da bar ristoro (molto modesto e casalingo).




La strada è in lieve salita ed in alto è fiancheggiata dal ruscello emissario del lago di Savines che ad un certo punto viene canalizzato in una condotta forzata che dopo molti chilometri raggiungerà il fiume Arc. Superato un cancello in legno, dopo circa 3 hilometri si giunge all’ampio pascolo delle Granges Savines. Si supera un rio acquitrinoso e si seguono le numerose tracce calpestate, verso il vallone che prosegue ben visibile.


Il sentiero si fa un po’ più ripido, si continua a seguire sulla destra il torrente emissario del lago più in alto.
A 2450 metri infine appare il lago. L’altitudine non si sente. Ci sediamo lungo le rive dello specchio d’acqua, non molto vicino, perché il terreno è molto umido.



Tutt'attorno nei prati notiamo la Saponaria lutea e la Pulsatilla Halleri   





Sono le 2 passate e abbandoniamo l’idea di proseguire fino al Colle Clapier a 2480 metri e a circa 1 chilometro di distanza: il passo fu quasi certamente utilizzato dall'esercito di Annibale nel III sec. a.C. e, in tempi piu' recenti, per il ritorno in patria dei Valdesi sotto la guida del pastore Enrico Arnaud.



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