mercoledì 9 novembre 2011

I corvi in Valsusa


Mi sono imbattuto per caso in questo articolo giocando con uno splendido motore di ricerca fornito dall’editore Taylor & Francis. Si tratta  di uno studio condotto sui corvidi nella bassa valle di Susa pubblicato sul numero 59 del Bollettino Zoologico (1992).  Gli autori (A.Rolando e P.Giachello) hanno studiato per 2 anni in un area compresa tra Caselette e Bussoleno una serie di specie di corvi eurasiatici alla luce dei loro comportamenti e del loro habitat. Le conclusioni dello studio sono che le specie considerate esercitano precise scelte ecologiche in base alla nicchia ecologica (definita come l’insieme di abitudini e comportamenti di una specie in un determinato spazio) e all’habitat (spazio fisico in senso stretto) in cui vivono. Le specie Corvus (corvo comune, cornacchia) passano la maggior parte del tempo ad alimentarsi sul terreno, la gazza condivide l’abitudine con un ugual tempo di riposo sugli alberi mentre la ghiandaia predilige in grande misura lo stazionamento su albero. Lo studio delle interreazioni di aggressione ha dimostrato che si tratta di un fenomeno abbastanza comune negli stromi di corvi mentre la conflittualità si attenua nella stagione della riproduzione. Corvi e taccole sviluppano spesso comportamenti aggressivi intraspecie: si tratta in particolare di specie che nell’ambito della Famiglia dei Corvidi hanno un alto grado di socialità. La stretta vicinanza tra individui potrebbe essere, in questo caso, all’origine dei conflitti. Riguardo alle aggressioni interspecifiche  la Cornacchia risulta dominante sulle altre specie, il Corvo sulla taccola e la gazza sulla ghiandaia. Tra le cornacchie grigie e quelle nere l’aggressività sembrerebbe dover essere distribuita in pari misura, invece sorprendentemente quella nera domina su quella grigia. Una spiegazione data da alcuni autori fa risalire la maggior aggressività con il fatto che il becco di una sub specie (nera) è più sviluppato che quello dell’altra (grigia). Gli indici interspecie dimostrano una grande interazione tra cornacchie e taccole fatto dovuto all’alto grado  di socialità delle due specie.  Si è notato che quando le taccole si uniscono a stormi di cornacchie non mostrano timori né si mantengono a debita distanza di sicurezza. Questo sembra contraddire l’osservazione che la competizione tra le due specie sarebbe ridotta dato che hanno modi diversi di procurarsi il cibo. Considerato che le aggressioni e il dominio sociale contribuiscono a modificare le scelte ecologiche, si potrebbe supporre che le interreazioni interspecie contribuiscano ad aumentare le differenze tra le specie stesse. D’altro canto si deve anche considerare che la tendenza a formare stromi di specie misti di sicuro costringe le nicchie di corvidi ad essere simili.

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