"Nella mia infanzia la bandiera era il simbolo della nazione. In seguito comprendemmo che era, piuttosto, il simbolo del nazionalismo. Adesso invece essa sembra significare qualcosa di molto più indistinto e molto più singolare del nazionalismo. Se non comprenderemo al più presto cosa sia esattamente questo qualcosa e non ne definiremo le regole, a causa della bandiera scorrerà ancora molto sangue" O. Pamuk
"[parlo] di quelle prime ore mattutine in cui tutti dormono, tranne i pescatori che prendono il largo; delle cicogne di cui tutta la città si accorge verso l'autunno, mentre passano sopra il Bosforo e le isole, in arrivo dai Balcani e dall'Europa per andare a sud..." (O.Pamuk, Tristezza, in Istanbul, 2003)
Spinto dalla necessità sono sceso un pomeriggio, lungo una decina di scalini, fino a due porticine di legno laccato segnate dal tempo e dai colpi di un'usura protratta. L'odore di ammoniaca intenso e paralizzante mi ha costretto ad una sosta minima e ad una ricognizione molto veloce. Solo il tempo una manciata di scatti digitali, per ricordare analoghe e ormai scomparse latrine sotterranee del nostro mondo occidentale.
In "Chienne d'Histoire", cortometraggio premiato a Cannes nel 2010 diretto da Serge Avedikian, si narra della brutale deportazione dei cani randagi di Costantinopoli nel 1910 su di un'isola deserta e del loro triste destino. Cento anni dopo i cani sono ancora per le vie di Istanbul, sulla collina di Tunel, sdraiati in terra, indolenti e indifferenti alla Storia.
Si. E' un luogo comune, il traffico di Istanbul. Ma è sempre un'esperienza interessante. Pedoni che attraversano strade a 6 corsie, automobilisti che deviano improvvisamente di direzione tagliando la strada ad altri, code nervose e interminabili, l'ansia di sbagliare svincolo e trovarsi dopo un cavalcavia o un sottopasso in un quartiere lontano e sconosciuto, senza poi la rassicurante presenza del navigatore GPS, perchè le mappe europee non comprendono la Turchia.... Su tutto questo però, a differenza dell'occidente, regna la suprema indifferenza dei conducenti locali nei confronti degli altrui selvaggi comportamenti stradali: nessun insulto, nessun colpo furioso di clacson, solo il continuo fluido scorrere del fiume di auto
I trams sono moderni, piacevolmente disegnati e silenziosi. A Beyoglu, nella via pedonale Istiklal Caddesi, fa servizio un tram storico sempre affollato da turisti, rincorso da bambini che si aggrappano al repingente posteriore e si fan trasportare per gioco.
Nessun commento:
Posta un commento